Il radioamatore


L'attività dei radioamatori, iniziata agli albori del secolo scorso, è una delle più vecchie nel campo delle telecomunicazioni. Tra tutti i "Servizi di Telecomunicazioni" il "Servizio d'Amatore" è oggi quello che conta il maggior numero di stazioni autorizzate.

Cos'è il Servizio d'Amatore?

Il Servizio d'Amatore è formalmente definito nei Regolamenti Radio, stabiliti alla Convenzione dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni: Un servizio di istruzione personale, di intercomunicazioni e di ricerche tecniche effettuato da ama tori, cioè da persone debitamente autorizzate, interessate alla radio tecnica a solo titolo personale e senza interesse pecuniario. I limiti dei requisiti tecnici per il rilascio di licenza ad operatori d'amatore nonché la definizione delle condizioni entro le quali le loro stazioni sono autorizzate ad operare sono lasciate alla discrezione dei singoli paesi in cui il Servizio d'Amatore opera. In linea generale, i regolamenti nazionali sono progettati in modo da:

a) riconoscere e valorizzare il Servizio d'Amatore tra il pubblico, come un servizio di comunicazione volontario e non commerciale, con particolare riguardo all'effettuazione di comunicazioni d'emergenza;

b) incoraggiare e migliorare il Servizio di Amatore mediante Regolamenti che provvedano a far progredire l'abilità degli operatori sia nel campo tecnico che in quello operativo.
c) espandere la riserva esistente tra i radioamatori, di abili operatori, nonché di esperti tecnici ed elettronici. L'attività d'Amatore costituisce il solo mezzo mediante il quale i singoli: distanti migliaia di chilometri, possono fare la reciproca conoscenza ed annodare proficue amicizie.

Come ebbe inizio l'attività d'Amatore?

Nel lontano 1895, un uomo chiamato Marconi per primo dimostrò che si potevano inviare messaggi per mezzo di quella che poi fu chiamata trasmissione "senza fili". Non passò molto tempo che persone entusiaste
dalle inclinazioni scientifiche riuscirono a costruire semplici ricetrasmittenti fatte in casa e cominciarono a comunicare fra loro. Così, verso il volgere del secolo, ebbe inizio l'attività dei radioamatori.
Presto cominciarono a trasmettere sia numerose stazioni governative e commerciali che centinaia di radioamatori. Divenne necessario un regolamento per impedire le interferenze fra operatori. Pertanto, la Commissione Federale delle Comunicazioni (FCC) negli U.S.A., e i governi di molti altri paesi, ora richiedono che ogni stazione di radioamatore e operatore abbia una licenza. Anche le gamme di frequenza che possono usare sono specificamente indicate.
Le licenze della FCC assegnano inoltre i nominativi di tutte le stazioni dei radioamatori, come "WA2RIK". Il prefisso "W" o "K" indica una stazione americana, mentre "J" significa Giappone, "F" Francia, e così via. Il numero "2" rappresenta una di dieci "aree di chiamata" di New York utilizzata dai radioamatori, che comprende New York e New Jersey. Così un radiodilettante sa esattamente dove è arrivato, quando ode il nominativo di una emittente.
I principianti possono di solito ottenere una licenza senza una grande quantità di conoscenza tecnica. Per esempio, negli Stati Uniti la FCC richiede solo che il principiante impari a trasmettere nell'alfabeto Morse
cinque parole al minuto e superi un quiz scritto molto semplice. Viene rilasciata una licenza della Classe Novizi che impone al nuovo operatore di trasmettere solo in codice finché non acquisti abbastanza esperienza da essere idoneo per una licenza superiore che consenta di trasmettere in fonia.

Chi sono i Radioamatori

Oggi vi sono oltre due milioni di radioamatori autorizzati nel mondo, con la maggioranza in Giappone e negli Stati Uniti. In Europa il gruppo più numeroso è quello tedesco, con oltre 70.000 radioamatori seguito dal Regno Unito; in Italia le stazioni autorizzate superano i 40.000.
I radioamatori si dividono in due grandi categorie: coloro che sono professionalmente nell'ambito di società che si occupano di radio ed elettronica e coloro che non lo sono. Un'altissima percentuale di soci cominciarono ad interessarsi alla radio sin dai tempi della scuola o come risultato della loro associazione ad un club di radioamatori.

Il movimento dei radioamatori costituisce una inestimabile base di attrazione per carriere scientifiche, progettistiche e tecniche di ogni genere. Si è calcolato che circa il 40 % dei radioamatori autorizzati negli U.S.A lavora nel campo concernente le telecomunicazioni e l'elettronica e che l'85 % di essi fu indotto ad iniziare la carriera in tal senso da un interesse per i radioamatori.

Le stesse percentuali valgono per gli altri paesi ove l'attività radiantistica è considerata affermata.

Dalla propria abitazione i radioamatori possono parlare con altri colleghi per mezzo del Codice Morse (telegrafia), in fonia (AM-FM-SSB), in RTTY (Telescrivente), in Packet-radio (Computers) o in SSTV (TV a scansione lenta).

Le trasmissioni vengono effettuate su frequenze assegnate al Servizio d'Amatore da accordi internazionali. Si tratta infatti di un vero e proprio "Servizio" internazionale, riconosciuto formalmente tale nella Conferenza dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni tenuta a Washington nel 1927 e da una definizione ufficiale, che è rimasta da allora virtualmente inalterata.

L'autorizzazione significa, in effetti, l'aver ottenuto una licenza da un'apposita autorità governativa per operare apparecchiature ricetrasmittenti nella propria residenza o in altra sede, come pure su un veicolo, natante od all'aperto.

La licenza di stazione autorizza implicitamente ad usare alcune gamme di frequenza ed assegna al titolare un nominativo. La prima parte di ogni nominativo (prefisso) è rilasciata in confomità ad un elenco internazionale e contraddistingue la nazionalità della stazione stessa. La parte rimanente del nominativo (suffisso) è personale di ogni radioamatore a scopo di identificazione. Il nominativo completo identifica ogni stazione.

Si consideri, per esempio, il nominativo IK2JHD; il prefisso IK2 è assegnato all'Italia e il gruppo di lettere JHD ad un singolo radioamatore di quel paese.

Coloro che desiderano ottenere una licenza di trasmissione devono dar prova all'autorità postale competente della loro conoscenza del codice Morse e della loro abilità tecnica. L'esame è progettato in modo da stabilire la conoscenza da parte del candidato dei regolamenti internazionali delle telecomunicazioni nonchè della radiotecnica teorica e pratica.

L'esame di telegrafia non è richiesto, qualora l'aspirante radioamatore sia interessato ad operare su frequenze VHF e superiori.

Il codice del Radioamatore:

1) IL RADIOAMATORE E' UN GENTILUOMO: Non trasmette appagando il proprio piacere quando sa di nuocere al piacere altrui.
2) IL RADIOAMATORE E' LEALE: Verso le leggi e i regolamenti nazionali ed internazionali e verso la propria associazione.
3) IL RADIOAMATORE E' PROGRESSISTA: Segue il progresso della tecnica; apporta continuamente migliorie ai propri impianti; si sforza di adoperare la sua stazione con la migliore correttezza possibile.
4) IL RADIOAMATORE E' CORTESE: Trasmette, se richiesto, lentamente; da consigli e notizie ai principianti; non usa mai un tono cattedratico.
5) IL RADIOAMATORE E' EQUILIBRATO: La radio è il suo svago ma non tralascia per essa nessuno dei suoi doveri verso la famiglia, il lavoro, la scuola, la comunità.
6) IL RADIOAMATORE E' ALTRUISTA: La sua stazione e le sue conoscenze tecniche sono sempre a disposizione dei suoi simili,del suo paese e del mondo.